è brillare come le stelle,
di luce propria,
ma senza abbaglio.
Perchè la vera grandezza non si impone, si rivela. E chi la incontra la riconosce, senza bisogno di spiegazioni.
Essere grandi non è imporsi, ma lasciare che la propria presenza parli per sé. Come una stella che brilla senza abbagliare, ma che chi guarda il cielo non può fare a meno di notare.
La vera luce non ha bisogno di riflettori. È quella che nasce da dentro, che illumina il cammino senza accecare chi lo percorre accanto. È una luce che guida, non che domina. Chi brilla di luce propria lo fa con consapevolezza, con misura, con rispetto per lo spazio altrui.
Essere grandi, allora, è un esercizio di equilibrio: tra presenza e umiltà, tra forza e gentilezza. È il coraggio di essere sé stessi senza travestimenti, senza clamore. È la capacità di lasciare che siano gli altri a riconoscere il valore, senza bisogno di proclamarlo.
In fondo, le stelle più belle sono quelle che scopri quando alzi lo sguardo in silenzio. Quelle che non ti urlano contro, ma ti parlano piano. E forse, la vera grandezza è proprio questo: essere luce, senza mai diventare bagliore.

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