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Vulnerabile

Vulnerabile sei, quando il mondo bussa  e tu senza chiedere,  apri la porta. La sensibilità, nell'attimo, ti veste la pelle, e avverti sul viso la prima goccia d’acqua, prima che cominci a piovere. Prima che diviene tempesta. Ti bagna, ti investe, ti avvolge senza riparo. Come naufraga, ti trovi immersa nel mare della vita. Comprendi quindi  che sei viva, poiché senti, perché vibri. Solamente dopo, quando si desta il tuo buio, richiudi la porta e domani, forse, la aprirai. Di nuovo. Magari. Vulnerabilità come condizione umana La filosofia ha spesso visto la vulnerabilità non come un difetto, ma come la cifra essenziale dell’esistenza.   - Heidegger parlava dell’“essere-gettato” nel mondo: non scegliamo le condizioni di partenza, siamo esposti.   - Levinas sottolineava che l’apertura all’altro nasce proprio dalla nostra fragilità: il volto dell’altro ci interpella, ci rende responsabili.   - Simone Weil vedeva nella vulnerabilità la possibili...
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Briciole, immagini e Poesia

Le parole sono pennellate sulla tela del tempo, e le immagini sono versi silenziosi che raccontano storie senza bisogno di suoni. "Dipinti di Parole" nasce dall’incontro tra emozione e forma, tra poesia e arte visiva. Ogni pagina è un frammento di vita, un’eco di sensazioni che si trasformano in versi e colori, creando un dialogo tra il sentire e il vedere.  Questa raccolta raccoglie i componimenti che più mi hanno segnato, accompagnati da immagini che ne amplificano il significato e la forza evocativa. È un viaggio attraverso la memoria, la malinconia, la speranza e la riflessione, dove ogni parola si mescola ai contorni sfumati di un dipinto che esiste non solo sulla carta, ma dentro chi lo osserva. Immergiti in questo percorso di suggestioni e lasciati trasportare dalle emozioni che scorrono, proprio come il tempo e l’arte. Disponibile su Amazon

Riflessione di un venerdì notte, ore 00.40

  Rendere grande il nome  è brillare come le stelle,  di luce propria,  ma senza abbaglio.   Perchè la vera grandezza non si impone, si rivela. E chi la incontra la riconosce, senza bisogno di spiegazioni.   Essere grandi non è imporsi, ma lasciare che la propria presenza parli per sé. Come una stella che brilla senza abbagliare, ma che chi guarda il cielo non può fare a meno di notare. La vera luce non ha bisogno di riflettori. È quella che nasce da dentro, che illumina il cammino senza accecare chi lo percorre accanto. È una luce che guida, non che domina. Chi brilla di luce propria lo fa con consapevolezza, con misura, con rispetto per lo spazio altrui. Essere grandi, allora, è un esercizio di equilibrio: tra presenza e umiltà, tra forza e gentilezza. È il coraggio di essere sé stessi senza travestimenti, senza clamore. È la capacità di lasciare che siano gli altri a riconoscere il valore, senza bisogno di proclamarlo. In fondo, le stelle più belle sono ...

La voce del silenzio

 "La voce più bella è quella del silenzio, quando non urla." Questa frase, apparentemente semplice, racchiude un universo di significati. È un paradosso che invita a guardare oltre la superficie del linguaggio, verso ciò che non si dice, ma si sente. Il paradosso che svela Il silenzio, per definizione, è assenza di voce. Eppure qui viene elevato a la voce più bella. Questo rovesciamento semantico ci costringe a riconsiderare il concetto stesso di comunicazione: non tutto ciò che è vero ha bisogno di essere detto, e non tutto ciò che è detto è necessariamente vero. Il silenzio che "non urla" è un silenzio pieno, intenzionale, consapevole. Non è il silenzio dell’omissione o della paura, ma quello della presenza che non invade, della verità che non impone. Il silenzio come emozione Nel silenzio si nascondono le emozioni più autentiche. È lì che si rifugia il dolore che non trova parole, la gioia che trabocca senza bisogno di spiegazioni, l’amore che si manifesta in uno...

Sii Luce e sarai Faro per gli altri

Sii Luce e sarai Faro per gli altri cosa significa veramente? Splendere per sé stessi senza oscurare gli altri. "Splendere per sé stessi senza oscurare gli altri” è il cuore di questo concetto. Significa: - Essere pienamente sé stessi: vivere con integrità, seguire i propri valori, coltivare la propria crescita. - Ispirare senza dominare: il tuo esempio può motivare gli altri, ma non li mette in ombra. - Condividere luce, non competere: la tua luce non toglie nulla a quella degli altri, anzi, può accenderla. È una visione della leadership e dell’influenza basata sull’essere, non sull’apparire. Come un faro che non si muove, ma guida le navi nella notte grazie alla sua luce stabile. Come splendere per sé stessi - Coltiva la tua autenticità: Non cercare di piacere a tutti. Quando sei fedele a te stesso, la tua luce è vera e potente. - Prenditi cura del tuo benessere: Corpo, mente, spirito. Dormi bene, mangia con consapevolezza, medita, cammina nella natura. - Nutri la tua passione: ...

Fischio d’inizio – Quando l’educazione passa dal campo

Una guida emotiva per genitori sportivi Ci sono momenti, sugli spalti o a bordo campo, in cui lo sguardo di un genitore dice più di mille parole. Un sorriso che incoraggia, un gesto che conforta, un silenzio che pesa. Lo sport dei figli è spesso anche lo sport dei genitori — un terreno condiviso di emozioni, aspettative, paure e orgoglio. È proprio da questo intreccio che nasce “Fischio d’inizio – Guida emotiva per genitori sportivi”, un libro che invita a rallentare, ascoltare e riscoprire il valore profondo dell’accompagnare. 🎯 Perché nasce questo libro Il progetto è nato dal confronto con mia moglie Valentina, insegnante di ginnastica ritmica, e da anni di osservazione delle dinamiche che si creano tra genitori, figli e sport. Troppo spesso, l’agonismo precoce o la pressione “invisibile” rischiano di trasformare un gioco in una prova di valore. Eppure, ogni figlio non ha bisogno di giudizio, ma di ascolto. Questo libro è un percorso per riconoscere i segnali nascosti, dare spazio a...

La verità è che non ridiamo mai abbastanza

Cap. 1 Lo spazio neutro  La verità è che non ridiamo mai abbastanza. Perché? Semplice: il più delle volte non abbiamo un motivo per farlo. E allora dobbiamo crearlo, quel motivo. Possiamo iniziare da un gesto minimo: smettere di essere arrabbiati per ogni cosa. La quotidianità, spesso senza che ce ne accorgiamo, ci trascina in piccoli scontri continui. Non sempre fisici, certo — a volte solo verbali, ironici, ma pur sempre urti. Perché la vita è frenetica, e noi abbiamo perso il controllo da un pezzo. Il guaio è che ancora non lo sappiamo. E allora che fare? Rallentare. Lasciare andare la tensione del viso, rilassare i muscoli. Sollevare piano gli zigomi e — come per magia — eccolo lì, un sorriso. Forse piccolo, forse incerto, ma vero. E da lì si può ricominciare. La parte più difficile, però, deve ancora arrivare: custodire quel sorriso anche quando il mondo prova a spegnerlo. Già, perché il mondo è fatto così: quando trovi la tua serenità, qualcuno — forse per invidia — proverà a...