Vulnerabile sei, quando il mondo bussa e tu senza chiedere, apri la porta. La sensibilità, nell'attimo, ti veste la pelle, e avverti sul viso la prima goccia d’acqua, prima che cominci a piovere. Prima che diviene tempesta. Ti bagna, ti investe, ti avvolge senza riparo. Come naufraga, ti trovi immersa nel mare della vita. Comprendi quindi che sei viva, poiché senti, perché vibri. Solamente dopo, quando si desta il tuo buio, richiudi la porta e domani, forse, la aprirai. Di nuovo. Magari. Vulnerabilità come condizione umana La filosofia ha spesso visto la vulnerabilità non come un difetto, ma come la cifra essenziale dell’esistenza. - Heidegger parlava dell’“essere-gettato” nel mondo: non scegliamo le condizioni di partenza, siamo esposti. - Levinas sottolineava che l’apertura all’altro nasce proprio dalla nostra fragilità: il volto dell’altro ci interpella, ci rende responsabili. - Simone Weil vedeva nella vulnerabilità la possibili...